Riprendiamo il viaggio di MIND tra gli organismi che popolano le acque di Napoli descrivendo l’ascidia, un invertebrato marino molto particolare.
Lo scorso 1 luglio, sulla rivista Invertebrate Systematics è stato pubblicato uno articolo che riportava la scoperta di una nuova specie di ascidia nella baia di Posillipo, proprio nel nostro golfo.
Scopriamo insieme le caratteristiche di questo animale marino. Buon viaggio!
Caratteristiche morfologiche
Le ascidie sono animali marini sessili (dal latino sessilis, fisso), cioè vivono attaccate al fondale: il loro corpo è fisso ad una estremità e presenta due sifoni contrattili nell’altra estremità. Questi animali appartengono al subphylum dei tunicati poiché lo strato esterno che ricopre il loro corpo è chiamato tunica. Straordinariamente, i tunicati, e quindi le ascidie, rappresentano l’unico gruppo animale che produce cellulosa, il polisaccaride tipico delle piante. La tunica riveste un ruolo essenziale nella vita dei tunicati, svolgendo diverse funzioni chiave: agisce come barriera protettiva contro i predatori e fornisce un sostegno strutturale al corpo dell’animale.
L’alimentazione delle ascidie avviene attraverso un sifone boccale. Da qui, l’acqua entra passando attraverso un anello di tentacoli, che filtrano le particelle più grandi, e raggiunge la cavità branchiale. Le pareti di questa cavità formano il sacco branchiale, dotato di fessure specializzate a trattenere il cibo sospeso nell’acqua. Su un lato del sacco branchiale, si osserva l’endostilo, un organo ghiandolare. Questo produce muco che, carico di particelle alimentari, viene convogliato, grazie alla presenza delle ciglia, verso l’esofago, lo stomaco e l’intestino.
Le ascidie sono ermafrodite simultanee. Ogni individuo possiede sia gonadi maschili sia femminili attive nello stesso tempo. Dopo la fecondazione, si sviluppa una larva mobile che poi si fissa al substrato per diventare un adulto sessile.
La descrizione di Aristotele
Nella sua opera Historia animalium, il filosofo greco Aristotele descrisse alcuni organismi marini sessili, che oggi si ritiene fossero le ascidie. Nella sua descrizione, Aristotele le definì “piante marine” ed “esseri intermedi tra animali e piante” poiché mostravano un corpo molle, semplice e non si muovevano. Nel IV secolo a.C., quando Aristotele iniziò a scrivere l’Historia animalium, infatti, la distinzio
ne tra animali e piante si basava soprattutto sulla mobilità. Solo molto tempo dopo, in seguito allo sviluppo dell’anatomia comparata, le ascidie furono riconosciute come animali, seppur non mobili.

Ascidia semplice.
La nuova specie di ascidia nel golfo di Napoli
È di pochi giorni fa la notizia che, nel golfo di Napoli, è stata identificata una nuova specie di ascidia con una caratteristica sorprendentemente atipica.
La specie Heterostigma monniotae, identificata nelle acque che bagnano la zona diPosillipo, invece di vivere attaccata al substrato, è in grado di spostarsi liberamente sul fondale per raggiungere zone marine migliori nelle quali stabilirsi. Nell’articolo di Virgili et al. nel quale è riportata questa importante scoperta, gli autori chiamano questo fenomeno pedomorfosi, cioè la capacità di un organismo di mantenere caratteristiche tipiche delle fasi larvali o giovanili anche nell’età adulta. H. monniotae, infatti, ha conservato la mobilità tipica dello stadio larvale delle ascidie anche nell’età adulta.
Concludiamo questa tappa del viaggio di MIND, con un’osservazione che speriamo possa essere da stimolo per i nostri lettori. Il mare rappresenta una ricchezza importante, è una riserva immensa di vita, un ecosistema ricco e complesso da cui dipende l’equilibrio del nostro pianeta. Il mare è un patrimonio inestimabile per la biodiversità che custodisce e per il respiro che dà al mondo. Gli organismi marini sviluppano adattamenti fisiologici e strutturali che testimoniano la resistenza della vita, e la recente scoperta della pedomorfosi delle ascidie ne è un esempio lampante. La straordinaria diversità degli adattamenti marini è la prova che l’evoluzione seleziona continuamente strategie per favorire la vita, anche quando le condizioni sono ostili. Il mare è un laboratorio naturale nel quale ogni specie è il risultato di adattamenti a sfide ambientali uniche e continue nel tempo. Rispettiamolo, sempre!
Puoi trovare la precedente puntata di MIND, qui!
Fonti
Virgili, R., Tanduo, V., D’Aniello, S., Fontana, A., Turon, X., & Crocetta, F. (2025). Paedomorphic adaptations in a new Heterostigma species: a novel strategy for ascidians to live in soft-bottom habitats. Invertebrate Systematics, 39(7), NULL-NULL.
Immagine da Ascidiacea

Studentessa di dottorato in computational and quantitative biology presso l’Università di Napoli Federico II dove ha conseguito la laurea magistrale in biologia – curriculum biomolecolare.

