L’Italia è piena di posti meravigliosi e la spiaggia rosa è uno di quelli. Eppure, di spiagge ce ne sono tante ma alcune sono davvero spettacoli naturali che necessitano di essere visitati almeno una volta nella vita. Non parliamo di un monumento o di una statua, ma di un vero è proprio dono della natura. La spiaggia rosa in questione è quella di Budelli, situata nell’arcipelago de La Maddalena, in Sardegna.
Un’oasi naturale
La spiaggia rosa è una vera e propria oasi naturale a sud-est dell’isola sarda, abbracciata dalle Bocche di Bonifacio, che separano la Sardegna dalla Corsica. Ad oggi non è possibile accedere alla spiaggia, è visitabile ma non calpestabile. Nel 1994 è stato istituito il parco geomarino de La Maddalena che racchiude un territorio prevalentemente marino a tutela delle acque e delle spiagge che ne fanno parte. Dallo stesso anno è stato stabilito il divieto di accesso, di sbarco e di balneazione.
Tuttavia è possibile visitarla, o da punti di osservazione, oppure grazie ad escursioni autorizzate in barca. Solo in questo modo è possibile un’efficace tutela e salvaguardia dell’oasi che ospita numerosissimi microorganismi. La spiaggia rosa è un reperto storico di piccoli esserini di mare: coralli, scheletri di piccolissimi organismi marini di colore bianco e rosa e gusci calcarei. Sono proprio questi elementi a darle il colore rosa e a renderla unica.
Il pigmento naturale
Situata nel Mar Mediterraneo, la spiaggia rosa è abitata da micro organismi che contribuiscono al suo naturale pigmento. Tra quelli sopracitati, il più importante è la Miniacina Miniacea. Si tratta di un organismo unicellulare, appartenente alla famiglia dei protisti, precisamente un foraminifero, ossia un organismo marino con guscio calcareo di colore rosa, senza organi e tessuti come delle conchiglie.
La sua casa è sulle foglie e i fusti della Posidonia oceanica, una pianta acquatica molto simile a quelle terrestri, con fusti lunghi e foglie filanti. La Miniacina Miniacea, concluso il suo percorso di vita, viene trasportata dalle onde sul bagnoasciuga colorandolo di rosa. Quella che inizialmente sembra una sfumatura di rosa, in seguito all’accumulo dei gusci calcarei, diventa un vero pigmento naturale. La spiaggia diventa una tavolozza di sfumature.
Un ecosistema da salvaguardare
Se queste spiagge fossero balneabili, non resterebbe nulla della bellezza che le contraddistingue. È necessario salvaguardare l’ecosistema della spiaggia rosa e degli ambienti circostanti. Basterebbero pochi gesti per rispettare la flora e la fauna del posto da parte dei visitatori. Le acque dell’Isola di Budelli celano nei loro fondali lagune marine. Un’estesa bocca di mare protetto custodisce il cosiddetto Santuario dei cetacei, mammiferi marini che abitano le acque del Mediterraneo.
Delfini, balene, capodogli e tante altre sono proprietarie di un vero impero marino. Inoltre, la spiaggia rosa è costituita da una fitta vegetazione, tipica della macchia mediterranea. In un’oasi selvaggia e allo stato quasi primitivo, come quello della spiaggia rosa, le piante, gli arbusti e i muschi fanno da cornice alla colorata baia naturale in cui si incrociano il verde intenso della macchia, la spiaggia rosa e il blu del mare. In un panorama che profuma di mirti, ginepri e di Mar Mediterraneo.

Emanuela Bervicato, 23 anni di frenesia e grinta. Però senza ansia e senza stress, ripete sempre. Speaker radiofonica, giornalista, solare, dinamica, curiosa e buona ascoltatrice. Non c’è problema che non abbia soluzione, la praticità è la sua carta vincente. Per questo è sempre sul pezzo.