Meglio conosciuto come squalo capopiatto (Hexanchus griseus) il Notidano grigio si differenzia dalla maggior parte di tutti gli altri squali per la caratteristica di possedere 6 fessure branchiali invece delle solite 5 caratteristiche della maggior parte degli squali. Tale caratteristica è molto primitiva, quindi è da considerarsi uno degli squali più antichi esistenti. La caratteristica, però, che più può colpire di questo squalo, vedendolo dal vivo, è il colore dei suoi occhi, verde smeraldo. Ha corpo allungato e robusto, che si rastrema verso la coda; dopo le pinne ventrali è molto compresso.
La pelle è ricoperta di denticoli dermici a tre punte, con una carena centrale sviluppata e con altre due laterali più basse. La linea laterale si nota come una striscia biancastra dalla prima apertura branchiale all’inizio della coda. La testa è schiacciata e il muso è corto e largo con profilo arrotondato. Le narici, piccole e oblique, sono situate vicine all’estremità del muso. L’occhio è grande e ovale. La bocca è molto ampia, semilunare, con plica labiale sviluppata nel labbro inferiore, visibile solo a bocca semiaperta. I denti variano da 32 a 40 e sono disposti in due o tre serie; quelli della mascella superiore sono muniti di una punta acuminata e robusta rivolta indietro. Le aperture branchiali sono lunghe; la prima è quasi il doppio della lunghezza della sesta. La pinna dorsale, unica, piccola e arretrata, è subtriangolare con apice arrotondato a margine posteriore debolmente concavo. L’anale comincia all’altezza della fine della dorsale. La caudale è grande (quasi 1/3 della lunghezza totale dell’animale) e robusta mentre le pettorali hanno la base molto ampia e l’apice è arrotondato. Le pelviche, infine, hanno i margini interni uniti nelle femmine e separati nei maschi. E’ una specie solitaria, pigra e lenta nel nuoto; frequenta fondali tra 100 e i 2000 metri. Spesso si avvicina alla superficie e alla costa in profondità tra 10 e 20 metri. Le femmine, più grandi dei maschi, partoriscono da ottobre a maggio nidiate fino a 100 individui di 40-60 cm.
La specie è comune sul versante occidentale dell’Italia; più raro in Adriatico.
Nello Stretto di Messina si avvicina sotto costa nelle notti di luna nuova.
La specie è comune sul versante occidentale dell’Italia; più raro in Adriatico.
Nello Stretto di Messina si avvicina sotto costa nelle notti di luna nuova.
E’ un animale che raggiunge grandi dimensioni, può infatti toccare i 5 metri di lunghezza e può superare i 500 Kg di peso. Ha una distribuzione mondiale e in Italia è molto diffuso. Si nutre di molluschi, crostacei, razze, di altri squali più piccoli e di molti altri animali che si trovano sul fondo. E’ considerata una specie non pericolosa per l’uomo. Spesso lo si può trovare al mercato del pesce sotto al nome di “vitello di mare” e può essere fraudolentemente venduto come pesce spada.
Non è considerato tra le specie a rischio.
a cura di Martina Di Vincenzo
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