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I Pesci Volanti a cura di Martina Di Vincenzo

da Davide De Stefano
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Ciao a tutti! Dopo la breve parentesi aperta per presentare il nostro progetto, riprendiamo a parlare delle specie che popolano i nostri mari e vediamo oggi, dopo l’Aguglia, gli altri Beloniformi tipici delle nostre acque: i Pesci volanti. Questo pesci appartengono alla famiglia Exocoetidae e in Italia le specie più frequenti sono due. Exocoetus volitans è una specie circumtropicale molto comune in tutti i mari e gli oceani nella fascia tropicale.
D’estate può penetrare nel mar Mediterraneo occidentale, compresi i mari italiani ed anche l’Adriatico ma vi è molto raro. Si tratta di un pesce pelagico che abitualmente frequenta zone molto al largo; si può incontrare nei pressi delle coste solo attorno alle isole. Vive nei primissimi centimetri d’acqua. Ha il caratteristico aspetto della famiglia Exocoetidae con pinne pettorali molto grandi, adattate a brevi voli fuori dall’acqua che compiono quando sono inseguiti dai predatori. Il “decollo” avviene grazie alla spinta della pinna caudale che può raggiungere i 60 battiti al secondo e che rimane immersa mentre il capo e le pinne emergono. Nel frattempo le pettorali vengono allargate come ali consentendo delle vere e proprie planate fino a 5 metri sopra la superficie. Le pinne ventrali invece sono corte ed inserite piuttosto in avanti. Il muso è corto. Il dorso è azzurro vivace ed i fianchi argentei. Tutto il corpo ha riflessi iridescenti. Le pinne pettorali sono grigie chiare con un bordo biancastro. Misura fino a 20 cm. La riproduzione avviene durante tutto l’anno; le uova sono pelagiche. Apparentemente non si riproduce nel mar Mediterraneo. Talvolta abbocca alle lenze a traina o viene attratto dalle luci delle reti da circuizione. Le carni sono buone come in tutti gli Exocoetidae. Ancora più comune, nelle acque italiane è la rondinella di mare (Hirundichthys rondeletii). In questa specie anche le pinne ventrali, inserite assai indietro, sono allungate (differenza con Exocoetus volitans, che le ha brevi). La pinna caudale è biloba, il lobo inferiore è più lungo. La pinna dorsale e la pinna anale hanno più o meno la stessa lunghezza. La testa è corta e piatta, la bocca piccola, gli occhi molto grandi. Il colore del corpo è azzurro iridescente sul dorso che sfume in bianco madreperleceo sul ventre. Le pinne pettorali hanno colore scuro, brune o nerastre, con un bordo trasparente e più chiare verso l’attaccatura. Pinne ventrali molto scure con la punta chiara. Sembra che in Mediterraneo non superi i 20 cm.  Nel Red Data Book dello IUCN è classificata tra le specie a rischio minimo.

a cura di Martina Di Vincenzo
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