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Sorprendente scoperta:Dente di Megalodonte ritrovato a Napoli

da D. De Stefano
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 – A cura di Anna Cozzolino

Il geologo Gianluca Minin responsabile degli scavi e dell’amministrazione del Tunnel Borbonico, ha postato su Facebook la foto di un presunto dente dello squalo preistorico lungo 18 metri.

Un errore? «Niente affatto – insiste il geologo raggiunto al telefono da vari quotidiani per
 un’ intervista – sono un paleontologo e credo si tratti proprio di quella specie estinta milioni di anni fa», i cui resti sono rarissimi.
Il dente è stato trovato in un cumulo di terra alto 10 metri sversato da un pozzo di Monte di Dio subito dopo la guerra

Il megalodonte detto anche «flagello degli abissi», in passato è stato considerato un parente stretto del vivente grande squalo bianco  per la somiglianza nella forma e nella struttura dei denti. Le dimensioni dei fossili ritrovati (per lo più denti lunghi fino a 17 cm) fanno pensare ad un animale la cui lunghezza avrebbe potuto raggiungere i 18 metri. Le stime sul peso indicano che potesse raggiungere le 50-60 tonnellate. Basandosi sul metabolismo dello squalo bianco, si pensa che il megalodonte avesse bisogno di mangiare in media un quinto del suo peso ogni giorno, cioè 8 tonnellate di carne. Possedeva un’apertura della mascella superiore ai 2 metri e pare che la sua dieta potesse includere anche le grandi balene (impronte di morsi, rinvenute su resti ossei fossilizzati, tenderebbero a confermare questa teoria). «Probabilmente – aggiunge Minin – quel dente apparteneva a qualche collezionista ed è stato buttato via dai discendenti. Stiamo scavando a un livello di terreno che risale all’epoca bellica, deve essere stato sversato nel pozzo intorno al ‘46».

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