La seconda dorsale e la pinna anale sono più o meno della stessa altezza. Le femmine possono crescere sino a 2.2-2.5 metri, i maschi sino ad 1.8. il colore può variare da bluastro a grigio brunito sino al bronzo, con il ventre chiaro o bianco. Nuotano soli o in scuole di numero variabile suddivise per sesso. Sono attivi principalmente di notte, in modo particolare all’alba ed al tramonto. Lo si trova spesso in acque sotto costa con fondali bassi, sabbiosi o fangosi, quali baie, estuari, porti o foci fluviali. Può tuttavia nuotare a profondità di 200 metri o più, come nelle zone intertidali. Abita le acque temperate e tropicali di tutto il mondo: nell’Atlantico occidentale dal Massachusetts al Brasile. I giovani sono numerosi presso Chesapeake Bay, che è probabilmente uno dei più importanti vivai per la specie nella East Coast degli USA. Si nutrono di pesci, razze e granchi. Possono divenire preda dello squalo tigre e più raramente anche del grande squalo bianco. La specie è vivipara: la femmina si riproduce ogni due anni e partorisce da 8 a 10 squaletti dopo una gestazione di circa un anno. Nel Red Data Book dell’IUCN è considerato tra le specie Vulnerabili.
Lo squalo grigio a cura di Martina Di Vincenzo
Lo squalo grigio è una specie di squalo del genere Carcharhinus e della famiglia Carcharhinidae. Lo si trova in acque di più o meno tutto il globo. Si tratta di una delle specie costiere più grandi. Caratteristica peculiare della specie è la prima pinna dorsale molto elevata, di forma triangolare e relativamente grande rispetto al corpo, visto che costituisce il 18% della massa di quest’ultimo. In genere il corpo è massiccio ed il muso arrotondato, nonché più corto di quello degli altri squali.
I denti superiori sono dotati di cuspidi irregolari piuttosto appuntite.
Con questo abbiamo concluso la parte relativa agli squali. Come sempre, è bene ricordare che non avendo il mare confini “distinti”, è probabile che altre specie che non sono tipiche dei nostri mari ogni tanto vengano a farci visita!
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