I romani adoravano Nettuno e il ricercatore francese René Quinton, precursore dell’uso dell’acqua di mare per migliorare la salute, trattamento che oggi conosciamo come talassoterapia, ha descritto e verificato le proprietà di quest’ambiente liquido dal quale provengono tutti gli esseri viventi, noi compresi, e che il nostro organismo riconosce come un ambiente naturale e salutare quando vi c’immergiamo. Oggi, questi benefici sono l’obiettivo di un’ampissima gamma di trattamenti in stazioni termali, balneari e centri d’estetica e di salute di tutto il mondo con clientela in costante crescita.
Per iniziare, l’acqua marina contiene gli 89 elementi presenti nel nostro organismo, oltre a vitamine e a microorganismi presenti nel plancton che rilasciano sostanze antivirali, antibatteriche e ormonali. La pelle umana ha la capacità di assorbire facilmente tutti questi elementi e di trarne beneficio, basti vedere il miglioramento che produce l’acqua marina nelle malattie come la dermatite, l’acne, la psoriasi, le ferite che non si guariscono facilmente o quelle che colpiscono l’organismo, dalla testa ai piedi. La cosmetica d’avanguardia lo sa perfettamente: i minerali presenti nell’acqua di mare sono attualmente il cardine della sua ricerca e si iniziano già a vedere prodotti di ogni tipo –dalle creme alle lozioni, senza tralasciare i supplementi nutrizionali e i prodotti capillari- che cercano di recare alla pelle, ai capelli, alle unghie.
La talassoterapia (dal greco: thalassa = mare e thérapeia = trattamento) è basata sull’azione curativa del clima marino. La talassoterapia è stata inventata nella Bretagna nel corso del XIX secolo.
Nonostante le sua proprietà non siano del tutto scientificamente comprovate se ne fa un diffuso utilizzo in tutto il mondo per combattere l’artrosi, l’obesità, le infiammazioni muscolari, i disturbi della pelle e i problemi a carico dell’apparato respiratorio. E più nello specifico per dermatiti, Tubercolosi e dolori ossei.
Attenzione però a chi è affetto da malattie a carico del sistema nervoso (epilessia e isterismo). I bagni di acqua fredda non sono consigliabili a coloro i quali presentino disturbi cardio-vascolari.
Non solo, la talassoterapia potenzia la sua efficacia in combinazione con altre terapie come per esempio con l’elioterapia nell’ambito del trattamento di artrosi, rachitismo, dolori articolari in genere e per un veloce recupero post-traumatico.
Quindi oggi se c’è anche un po’ di brezza faccio due passi in riva al mare, c’è scritto su fondalicampania.com che fa bene! 😉
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