Home Tutela Ambientale [Video]COP28: Riflessioni su Promesse, Contraddizioni e Attivismo Ambientale

[Video]COP28: Riflessioni su Promesse, Contraddizioni e Attivismo Ambientale

da Davide De Stefano
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La Conferenza delle Parti sul cambiamento climatico, nota come COP, rappresenta uno sforzo globale per affrontare la crisi climatica.

 

Tuttavia, la recente COP28, appena conclusa, solleva interrogativi e riflessioni su quanto effettivamente stia accadendo nel mondo delle promesse ambientali. In questo articolo, esploreremo le dichiarazioni e le critiche emerse durante la conferenza, esaminando le promesse, le contraddizioni e il ruolo dell’attivismo ambientale.

Promesse e Obiettivi:

Come accade spesso in queste conferenze, siamo testimoni di promesse e obiettivi che richiamano quelli delle edizioni precedenti. La priorità di mantenere la temperatura entro l’1,5°C per il 2100 rimane al centro delle discussioni, sottolineando l’urgenza di agire di fronte a una realtà in cui le temperature sono già salite ben oltre la soglia critica.

Loss and Damage e Global Stock Take:

Argomenti come “Loss and Damage” e il “Global Stock Take” emergono come elementi chiave. La prima affronta la questione dei danni irreparabili causati dai cambiamenti climatici e come gestirli, mentre il secondo riguarda una revisione degli impegni presi nei precedenti Accordi di Parigi. Monitorare gli sforzi e l’impatto di ciascun paese è fondamentale per garantire che le promesse si trasformino in azioni concrete.

Contraddizioni e Incoerenze:

La COP28 si è svolta negli Emirati Arabi Uniti, un luogo dove i combustibili fossili rappresentano una fonte significativa di ricchezza. La scelta della sede, guidata da Sultan al Jaber, capo dell’azienda petrolifera di Stato degli Emirati, suscita interrogativi sul reale impegno nella transizione verso energie sostenibili. Ridurre i combustibili fossili è un obiettivo, ma la mancanza di limiti chiari e azioni concrete solleva domande sulla volontà di tradurre le parole in fatti.

Etica degli Sponsor e Comportamenti dei Partecipanti:

Le questioni etiche emergono anche dagli sponsor della COP28, con la Dubai Holding coinvolta nelle Pandora Papers, un’inchiesta sugli sfruttamenti di paradisi fiscali. Inoltre, il comportamento di alcuni partecipanti, come l’arrivo con jet personali e le contraddizioni nel menu rispetto alle richieste di cibo sostenibile, solleva domande sull’impegno reale dei partecipanti nel perseguire la sostenibilità.

Il Greenwashing e l’Attivismo di Greta Thunberg:

La giovane attivista Greta Thunberg ha rifiutato di partecipare alla COP27, definendola “greenwashing” – un tentativo di dare un’apparenza di impegno ambientale senza azioni significative. La domanda sorge spontanea: la COP28 è stata anch’essa vittima di questo fenomeno? Le dichiarazioni e le azioni dei partecipanti richiedono un’analisi approfondita per comprendere se le promesse siano supportate da azioni coerenti.

Conclusioni:

La COP28, pur mantenendo il focus su obiettivi cruciali come la limitazione del riscaldamento globale, solleva interrogativi sulla coerenza tra parole e azioni. Affrontare la crisi climatica richiede impegno reale e azioni concrete da parte di tutti i partecipanti. La società civile, gli attivisti e i cittadini devono continuare a esercitare pressione affinché le promesse fatte nelle conferenze internazionali si traducano in un cambiamento effettivo e duraturo.

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