Una piccola deviazione del lungo viaggio di MIND nelle acque del golfo di Napoli, ci permette di narrare la vita, le attività e la passione scientifica di Anton Dohrn, un uomo che, da non napoletano, ha riconosciuto nelle acque di Napoli, già importante città universitaria, un’immensa ricchezza biologica da ammirare, studiare ed analizzare, dando vita ad una delle più importanti stazioni zoologiche del mondo.
Probabilmente, in questo periodo storico in cui la fuga di cervelli dal sud Italia, talvolta oltreoceano, la fa da padrona, raccontare di chi, dal centro Europa, ha scelto Napoli come centro nevralgico della ricerca biologica, può apparire atipico. Ma Napoli sa essere così: ti stravolge, ti assorbe e ti meraviglia soprattutto in bene, e certamente Anton Dohrn, zoologo nato a Stettino, una città della Polonia, situata nel territorio una volta conosciuto come Pomerania, è stato piacevolmente assorbito dalla città, dal mare e dal popolo di Napoli.
Racconteremo, dunque di Anton Dohrn, uomo, ricercatore e anche un po’ imprenditore, che ha fondato a Napoli la famosa Stazione zoologica che oggi porta il suo nome.
Anton Dohrn: la vita
Felix Anton Dohrn nacque a Stettino, in Polonia, il 29 dicembre 1840. Era il più giovane di quattro figli di una famiglia borghese e benestante: il suo nonno paterno, Heinrich (1769-1852), era stato cofondatore e direttore di una raffineria di zucchero. Il padre di Anton, Carl August (1806-1892), anche se studiò giurisprudenza e commercio, si distinse nel campo dell’entomologia, stringendo rapporti con numerosi studiosi che, in futuro, si sarebbero dimostrati utili al figlio.
Fin da giovane, Anton si interessò alle scienze naturali, in particolare alla fisiologia e all’anatomia. Dopo aver conseguito il diploma al liceo classico, studiò a Königsberg, Bonn e Berlino, e si laureò nel 1865 a Bratislavia. La sua passione per la scienza crebbe dopo aver incontrato il naturalista e zoologo Ernst Haeckel (1834-1919), che gli fece conoscere le opere di Charles Darwin. Seguirono anni di studio e ricerca, lavorò come docente a Jena, ma capì presto che non avrebbe voluto seguire la tradizionale carriera accademica.
Nel 1871, si trasferì a Napoli dove fondò la Stazione zoologica. Tre anni dopo, nel 1874, sposò a Varsavia Marie von Baranowska, con la quale ebbe quattro figli ed una figlia.
Dohrn morì il 26 settembre 1909 a Monaco, lasciando un’eredità importante nel campo della zoologia e della ricerca scientifica. La sua vita fu caratterizzata dalla passione per le scienze naturali e da un forte impegno nel promuovere la ricerca biologica.
La Stazione zoologica di Napoli
Appena trentenne, nel gennaio 1870, Anton decise di fondare a Napoli un centro di ricerca che unisse in un’unica struttura i laboratori e l’acquario affinché, con i ricavi di quest’ultimo, si poteva finanziare la ricerca, permettendo agli scienziati di osservare da vicino gli organismi marini.
Il terreno sul quale costruire il centro di ricerca gli fu donato gratuitamente dal comune di Napoli ed i lavori di costruzione furono finanziati dal padre di Anton e da alcuni suoi amici. Nel 1873, la costruzione dell’edificio della Stazione zoologica fu terminata.
In seguito furono aggiunti altri edifici e laboratori grazie a finanziamenti pubblici e privati. Per sostenere le spese, Dohrn ideò un sistema di tavoli di studio: contratti pluriennali con governi ed istituzioni, che garantivano fondi e la possibilità di inviare ricercatori a Napoli per un anno. La Stazione zoologica diventò un centro di ricerca autonomo e redditizio.
L’acquario pubblico fu aperto il 26 gennaio 1874. Rappresenta il più antico acquario del XIX secolo ancora attivo. Fu costruito sotto la supervisione dell’inglese William Alford Lloyd (1826-1880).
Se vuoi visitare l’Acquario di Napoli nella Stazione zoologica, consulta il sito internet Aquarium Napoli per prenotare una visita.

Acquario della Stazione zoologica di Napoli. Particolare di fauna conservata nell’acquario.

Particolare di vasca dell’acquario della Stazione zoologica di Napoli.

Acquario della Stazione zoologica di Napoli. Particolare di flora e fauna conservati nelle vasche dell’acquario.
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Fonti
Stazione zoologica di Napoli: sito ufficiale
Foto scattate da Maria Chiara Langella (9 ottobre 2024).

Studentessa di dottorato in computational and quantitative biology presso l’Università di Napoli Federico II dove ha conseguito la laurea magistrale in biologia – curriculum biomolecolare.