Nonostante l’assenza degli Stati Uniti, la recente Conferenza annuale sull’oceano, si è tenuta a Busan in sud Corea dal 28 al 30 aprile scorso e si è conclusa con un risultato senza precedenti: ben 9,1 miliardi di dollari sono stati stanziati per proteggere e rigenerare gli ecosistemi marini.
Un successo che conferma quanto la salvaguardia del mare sia ormai una priorità globale condivisa.
L’evento ha riunito leader mondiali, scienziati, ONG, comunità indigene e investitori, tutti uniti da un obiettivo comune: proteggere il cuore blu del nostro pianeta. Le risorse raccolte finanzieranno progetti per la conservazione della biodiversità, il contrasto all’inquinamento, la pesca sostenibile e la resilienza climatica delle zone costiere più fragili.
La mancata presenza degli Stati Uniti, storicamente protagonisti della diplomazia ambientale, non ha ostacolato l’ambizione della conferenza. Al contrario, molte altre nazioni e organizzazioni hanno colto l’occasione per assumere un ruolo da protagonisti, dimostrando che la difesa del mare può contare su una leadership più ampia e diversificata.
Inoltre, la terza Conferenza delle Nazioni Unite sull’Oceano (UNOC3) si terrà a Nizza, in Francia, dal 9 al 13 giugno 2025.
Per noi di Fondalicampania, questo risultato è fonte di ispirazione. Da anni ci impegniamo nella tutela del mare locale, dalla lotta alle microplastiche alla sensibilizzazione dei cittadini. Sapere che il mondo intero si sta muovendo nella stessa direzione rafforza il nostro impegno quotidiano.
Gli oceani ci danno ossigeno, cibo, clima stabile e bellezza. È tempo di restituire. E questa conferenza ci dimostra che farlo è possibile, insieme.

Davide De Stefano è attivista presso l’associazione Fondalicampania Aps, dove riveste il ruolo di Presidente. “Passione e competenza sono la base di un percorso associativo sano e produttivo. Dedicare parte del nostro tempo alla cura del bene comune è fondamentale per promuovere una crescita collettiva e tutelare la nostra salute. Il rispetto delle idee altrui nasce dalla consapevolezza che apparteniamo tutti a un’unica grande Tribù Globale. Cooperare, dunque, è uno strumento essenziale per proteggere l’ecosistema di cui facciamo parte.”