Bagnoli è un quartiere situato nella zona occidentale di Napoli, affacciato sul suggestivo Golfo di Pozzuoli. Confinante con Fuorigrotta, Posillipo e il Comune di Pozzuoli, Bagnoli è parte integrante della 10ª municipalità del capoluogo campano. La sua posizione strategica e la ricchezza storica lo vedono luogo di grande interesse sia per i residenti che per i visitatori.
Affacciata sul Golfo di Pozzuoli, Bagnoli gode di una vista spettacolare sul mare e sulle isole di Nisida, Ischia e Procida. Al tramonto, il cielo si tinge di colori caldi e intensi che si riflettono sulle acque calme del litorale, regalando scorci di rara suggestione. La presenza del mare è costante e avvolgente, ed è proprio questo legame profondo con l’acqua a rendere Bagnoli un luogo di grande fascino nonostante le ferite ancora visibili del passato.
L’anima di Bagnoli
Ma la bellezza di Bagnoli non è fatta solo di panorami. E’ anche nella sua fragile anima, perché sì, Bagnoli è una città che respira e sospira affannosamente allo stesso tempo. Una città che regge sulle sue spalle il ricordo dei resti dell’ex Italsider che evocano il lavoro, la fatica e la vita operaia; nelle terme abbandonate che ricordano un passato ben lontano, fatto di villeggiatura aristocratiche e acque curative; nei piccoli angoli ancora vivi di socialità, tra i vecchi pescatori, ragazzi in bicicletta e famiglie che passeggiano. La sua, è una bellezza malinconica che oscilla tra abbandono e speranza. Una bellezza che chiede di essere riscoperta, valorizzata e restituita all’anima delle persone, che come essa, ha attraversato grandi naufragi per poi riemergere dalle ceneri come una fenice.
Origini e storia di Bagnoli
La città di Bagnoli ha, infatti, origini antichissime. Il nome deriva dal latino Balneolum, in riferimento alle sorgenti termali presenti nella zona, apprezzate sin dall’epoca greca e romana per le loro proprietà terapeutiche. Nel corso dei secoli, l’aria è stata frequentata da imperatori romani e, successivamente, da Federico II di Svevia. Del resto, durante il periodo borbonico, Bagnoli fu adibita a porto di Napoli per agevolare gli scambi marittimi con le altre terre e i regni limitrofi.
L’epoca industriale
Nel 1905, con l’istituzione dello stabilimento siderurgico dell’ILVA (poi divenuto Italsider), Bagnoli divenne un’importante polo industriale del Mezzogiorno. Lo stabilimento, che occupava un’area di 2 km², impiegava circa 8000 operai negli anni 70′. Tuttavia, la presenza dell’industria ha avuto un impatto significativo sull’ambiente e sulla vocazione turistica del quartiere, infatti quando lo stabilimento è stato definitivamente chiuso con il 1992, ha lasciato dietro di sé una vasta area da bonificare e riqualificare.
La “bonifica” di Bagnoli
La bonifica di Bagnoli, ha riguardato per anni l’avvio di diversi progetti di riqualificazione urbana per trasformare l’area industriale in spazi pubblici e turistici. Tra questi, il progetto “Bagnoli Futura” prevedeva la creazione di un parco urbano di 120 ettari, un porto turistico, strutture per la ricerca scientifica e impianti sportivi. Tuttavia, la realizzazione di questi progetti ha incontrato diverse difficoltà e ritardi nel corso degli anni.
Un barlume di speranza, però, deriva dall’articolo de Il Post del 13 Marzo 2025, intitolato “Come cambierà la costa di Bagnoli con le bonifiche“, dal quale si evince il piano per la trasformazione dell’aria ex industriale di Bagnoli. Il progetto prevede la rimozione del 20% della colmata a mare, una piattaforma artificiale costruita negli anni 60′ per l’espansione dello stabilimento siderurgico Italsider. La colmata, composta da materiali di riempimento e scarti industriali, ha modificato significativamente la linea costiera e ostacolato la piena funzionalità del litorale. La rimozione parziale della colmata è parte di un più ampio intervento di bonifica ambientale, volto a restituire l’accesso al mare a riqualificare l’aria per usi pubblici e turistici. A tale intervento, si aggiunge, almeno per il momento, anche la avvenuta demolizione dei capannoni dell’ex Italsider.
Il progetto, però, include anche la creazione di un parco urbano, la riapertura della spiaggia e la realizzazione di infrastrutture per l’attività ricreative e culturali. Tuttavia, questo processo di bonifica sarà molto complesso da realizzare, ma fin quando c’è speranza, non bisogna mai
Tuttavia, a questo processo di bonifica sarà molto complesso da realizzare, ma finché c’è speranza, non bisogna mai arrendersi. Il percorso verso la rinascita di Bagnoli è ancora lungo e irto di ostacoli, ma l’avvio concreto dei lavori e l’abbattimento dei simboli del passato industriale rappresentano segnali tangibili di un cambiamento possibile. Restituire alla città questo tratto di costa significa non solo sanare una ferita ambientale, ma anche restituire dignità e futuro a un territorio troppo a lungo abbandonato. Se le promesse saranno mantenute, l’impegno delle istituzioni sarà costante, Bagnoli potrà finalmente riscoprire la sua vocazione naturale.
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Emmanuele Michele Piccolo, nato a Napoli il 7 luglio 2000, è un Ingegnere Informatico specializzando in Intelligenza Artificiale, con un particolare interesse nella ricerca bioinformatica applicata allo studio dei tumori pancreatici. La sua formazione tecnica si accompagna a una grande curiosità verso le potenzialità dell’IA nel migliorare la medicina e la qualità della vita. Oltre al suo percorso scientifico, coltiva diverse passioni che arricchiscono la sua creatività e il suo approccio al mondo: gli piace scrivere, suonare la chitarra e dipingere. Vorrebbe cercare di unire razionalità e sensibilità, raccontando storie che possano connettere tecnologia, cultura e umanità.