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La Favorita di Ercolano e il molo Borbonico

da Davide De Stefano
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Fin da tempi antichi, Ercolano è sempre stata fra le principali città turistiche del Golfo di Napoli. Fra le principali attrattive culturali oltre ai ben noti scavi di Ercolano e le splendide ville del Miglio d’oro, vi è sicuramente la costa ed il mare.

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Il Molo Borbonico è parte del complesso monumentale della Reale Regia della Favorita.

La Reggia Favorita fu costruita dalla famiglia Beretta e completata nel 1768 dal celebre architetto Ferdinando Fuga.

Successivamente divenuta di proprietà dei Borbone,  nel 1806  fu ampliata nei giardini e nei boschetti ,  per volontà di Ferdinando IV (divenuto  nel frattempo Ferdinando I re delle Due Sicilia).

Ferdinando aveva chiamato i più valorosi artigiani del tempo per arredare la dimora Reale con pregiate stoffe , specchi boemi, vasi e  mobili dorati di vario stile. Nel 1823 Ferdinando acquisto’ il podere del barone Zezza ed ampliando ulteriormente il parco verso il mare.

La bellissima struttura fu inaugurata in occasione delle nozze fra Ferdinando IV e Maria Carolina d’Austria. 

Leopoldo, figlio di Ferdinando, aveva aggiunto alla costruzione una fabbrica a tre piani e aveva disposto il parco antistante affinché fosse adibito all’utilizzo ludico ricreativo.

Alla morte di Leopoldo nel 1851 , la villa Favorita era rimasta in stato di abbandono.

Con la fine dei Borbone , la Favorita passò al Demanio Statale e spogliata dei mobili e altri arredi di pregio.

Verso la fine dell’800 Villa Favorita ospito’ il Vicerè Egiziano Ismail Pascià il quale fu esiliato dal Sultano d’Egitto perchè accusato di dissipare denaro pubblico.

La presenza ad Ercolano del celebre personaggio, non sfuggi alle cronache mondane dell’epoca, alimentando numerose leggende e dicerie popolari.

La permanenza di Ismail Pascià durò sei anni dopo di che, riconciliatosi con il Sultano, si ritiro’ a Costantinopoli.

Prima di abbandonare la Favorita, il Vicerè dono’  una lingua di spiaggia adiacente il molo Borbonico, al suo fidato comandante di Vascello, il quale ne usufruì per  aprire uno dei primi stabilimenti balneari del Golfo di Napoli.

Nel 1893 la Favorita fu acquistata dai principi di Santobuono, don Baldassarre Caracciolo.

I nuovi proprietari riportarono la villa Favorita a nuova luce. In quel periodo la Favorita vantava un Teatro che ospito’ le maggiori compagnie teatrali Italiane.

Non era solo il teatro a godere di considerazione ma anche gli importanti eventi mondani che si manifestavano lungo le sale della Villa e nel parco sul mare.

Fra gli eventi di spicco va ricordato il Grande Ballo di beneficenza del 15 ottobre 1898, degno di menzione in quell’occasione fu il dono dello splendido orologio a pendolo offerto dal principe di Napoli.

Anche il mare era una importante attrattiva per i villeggianti dell’epoca, che potevano godere dei confort forniti da uno dei primi stabilimenti balneari del Golfo di Napoli, proprio lungo gli spazi adiacenti al molo della Favorita.

Villa Favorita facciata, incisione del 1775

 

Approdo Borbonico della Favorita incisione 1775

 

Nel 1936 la villa fu di proprietà di un istituto militare per l’assistenza ai ragazzi orfani. Fu poi pertinenza del Ministero di Grazia e Giustizia.

Curiosità

Il nome Villa Favorita deriva dalla definizione che le fu attribuita da Maria Carolina d’Austria, la quale considerava la villa Ercolanese appunto la sua “Favorita”.

Caratteristiche della costa Ercolanese

Le spiagge di origine vulcanica sono tipiche di questi luoghi. Di colore nero ed estremamente fini negli anni passati erano ideali per la cura di alcune malattie della pelle.

Secondo alcune testimonianze del passato , durante i periodi estivi le persone anziane amavano coprirsi interamente di sabbia vulcanica. Questa pratica era considerata ideale per la cura delle malattie reumatiche o dermatiti.

Caratteristiche dei Fondali Marini di Ercolano

Il fondale marino che occupa lo specchio d’acqua antistante il molo della Favorita, varia da una profondità di 1 metro fino ad un massimo di 4 metri nei punti più profondi.

Si caratterizza per la presenza di numerose pietre che favoriscono la formazione di tane ideali per piccoli pesci da scoglio e molluschi.

Fonti:

  • Il Miglio d’oro e le ville Vesuviane di Ercolano (periodici l’accademia Portici AD 2002)
  • Il Vesuvio e il Mare (di Mario Carotenuto)

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