Home Scienze Il grande risveglio della Terra: come la fine dell’era glaciale accelerò la deriva dei continenti

Il grande risveglio della Terra: come la fine dell’era glaciale accelerò la deriva dei continenti

da Davide De Stefano
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Sai che la Terra ha vissuto un cambiamento incredibile circa 10.000 anni fa, alla fine dell’ultima era glaciale? Immagina: le enormi calotte glaciali si sono sciolte lentamente, liberando una forza nascosta sotto la crosta terrestre. Questo ha fatto sì che i continenti iniziassero a muoversi più velocemente e che i vulcani si risvegliassero!

Ma non è finita qui: anche gli oceani hanno avuto un ruolo fondamentale in questo grande cambiamento.

Quando il ghiaccio che copriva il Nord America, come la gigantesca calotta Laurentide, ha iniziato a sciogliersi, la crosta terrestre si è finalmente liberata e ha iniziato a risalire. Questo fenomeno, chiamato rimbalzo isostatico, non è avvenuto solo in verticale: il cambiamento di pressione ha anche fatto muovere le placche tettoniche più velocemente.

Uno studio recente pubblicato su Nature il 23 aprile 2025 ha rivelato che la placca nordamericana si è spostata del 25% più velocemente, e lungo la dorsale medio-atlantica la velocità è aumentata addirittura del 40% tra 12.000 e 6.000 anni fa!

Anche se questo processo è avvenuto nell’arco di migliaia di anni, è stato molto più veloce del solito movimento dei continenti.

E gli oceani? Beh, hanno avuto un ruolo silenzioso ma importante. Man mano che i ghiacci si scioglievano, enormi quantità di acqua dolce sono finite nei mari, facendo aumentare rapidamente il livello degli oceani. Questo cambiamento nella distribuzione dell’acqua ha esercitato una pressione maggiore su alcune parti della crosta terrestre, in particolare sulle dorsali oceaniche, dove si formava nuova crosta dal magma sottostante.

•L’aumento della pressione sugli oceani alterò l’equilibrio tra le forze interne ed esterne che agiscono sulla litosfera.

•I cambiamenti nella pressione marina influenzarono direttamente l’attività delle dorsali oceaniche, accelerando la produzione di nuova crosta terrestre.

•In zone come l’Islanda — situata proprio sulla dorsale medio-atlantica — il rilascio del peso glaciale, combinato con l’innalzamento del livello del mare, portò a un’esplosione di attività vulcanica.

Gli oceani, quindi, non furono spettatori passivi, ma veri e propri motori del rinnovamento geologico, amplificando gli effetti del disgelo.

Un monito dal passato per il nostro futuro

Oggi, assistiamo a uno scioglimento accelerato delle calotte glaciali, specialmente in Groenlandia. Gli scienziati ritengono che, sebbene l’effetto sulla deriva dei continenti sia ancora minimo, potremmo assistere a un aumento dell’attività vulcanica in regioni sensibili come l’Islanda nei prossimi secoli .

Il passato ci insegna che il clima, il mare e la crosta terrestre sono legati da fili invisibili.

Quando uno di questi elementi si muove, anche gli altri rispondono, in una danza che, nel suo respiro profondo, continua a modellare il volto del nostro pianeta.

Fonti ufficiali della ricerca:

•Yuan, T., & Zhong, S. (2025). Effects of glacial forcing on lithospheric motion and ridge spreading. Nature. DOI: 10.1038/s41586-025-08846-x

•Comunicato stampa dell’Università del Colorado Boulder: Melting glaciers at the end of the Ice Age may have sped up continental drift, fueled volcanic eruptions

•Articolo su ScienceDaily: Melting glaciers at the end of the Ice Age may have sped up continental drift, fueled volcanic eruptions  

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