Iniziamo questo nostro viaggio per divertirci in mare proprio in maniera estrema con il kitesurfing.
E’ un nuovo sport acquatico estremo, simile al windsurf. Infatti consiste nello stare su una tavola da surf e farsi trascinare da un aquilone. Si cavalcano le onde quasi volando e più si riesce a “volare” cioè rimanere sospesi sulle onde, più è divertente.
Questo sport è nato sulle Isole Hawaii nel 1997 dove ci sono spiagge enormi e presenza di vento infatti è proprio questo l’ambiente giusto, da noi è arrivato nel 2000 ma oggi si praticano anche gare.
Infatti si è diffuso velocemente anche perché risulta essere uno sport di facile apprendimento. Ovvio che non si può prendere una tavola e un aquilone e si diventa kitesurfer ma bisogna seguire corsi e fare tanta pratica per scoprire trucchi e segreti.
Per iniziare a praticare questo sport occorre:
-aquilone o ala completo di barra e linee e leash di sicurezza del kite;
-tavola da kitesurf;
-trapezio con coltellino taglialinee;
-attrezzatura di sicurezza.
E’ opportuno avere spiagge grandi e senza scogli e vento tra 12 e 24 nodi.
E’ interessante sapere che sono molte le spiagge italiane in cui si pratica questo sport.. parliamo della zona del Gargano e nei pressi di Lecce, in Puglia, del litorale di Roma, delle spiagge Calabresi, Siciliane e Sarde e quando c’è la bora anche quelle Friuliane.
Una delle cose più emozionanti è sentire la forza del vento tra le mani e sentirsi sollevare come se non ci fosse la forza di gravità e poi atterrare con altrettanta leggerezza, in un mondo del tutto imprevedibile come il mare.
A cura di Annalisa Barone
Seguici su Facebook clicca Qui

Davide De Stefano è attivista presso l’associazione Fondalicampania Aps, dove riveste il ruolo di Presidente. “Passione e competenza sono la base di un percorso associativo sano e produttivo. Dedicare parte del nostro tempo alla cura del bene comune è fondamentale per promuovere una crescita collettiva e tutelare la nostra salute. Il rispetto delle idee altrui nasce dalla consapevolezza che apparteniamo tutti a un’unica grande Tribù Globale. Cooperare, dunque, è uno strumento essenziale per proteggere l’ecosistema di cui facciamo parte.”