Tornano finalmente in mare i pescherecci per rifornire di pesce fresco dall’inizio della settimana i mercati, con la fine del fermo pesca lungo lo Ionio e il Tirreno. Il tratto di mare che va da Brindisi ad Imperia era l’ultimo ad essere interessato dal provvedimento di blocco delle attività.
La fine del fermo pesca porta sul mercato una grande quantità di prodotto proprio nel momento in cui, con il termine del periodo estivo, i consumi calano con l’effetto di far crollare i prezzi a livelli insostenibili ed è un’ottima occasione per acquistare pesce locale, che presenta meno rischi di ritrovarsi nel piatto un prodotto congelato o straniero delle stessa specie del nazionale se non addirittura esotico e spacciato per nostrano.
Secondo i dati Istat, le importazioni di pesci e crostacei, molluschi e altri invertebrati acquatici sono state, nell’intero 2015, 769 milioni di chili, dei quali ben il 40% viene da paesi extracomunitari.
Il ritorno in mare, quindi, è importante anche per le marinerie, che negli ultimi 30 anni hanno perso in Italia il 35 per cento delle imbarcazioni e 18.000 posti di lavoro.

Davide De Stefano è attivista presso l’associazione Fondalicampania Aps, dove riveste il ruolo di Presidente. “Passione e competenza sono la base di un percorso associativo sano e produttivo. Dedicare parte del nostro tempo alla cura del bene comune è fondamentale per promuovere una crescita collettiva e tutelare la nostra salute. Il rispetto delle idee altrui nasce dalla consapevolezza che apparteniamo tutti a un’unica grande Tribù Globale. Cooperare, dunque, è uno strumento essenziale per proteggere l’ecosistema di cui facciamo parte.”