Il minimalismo non è una novità, ma sta diventando ogni giorno più necessario. Viviamo nell’era dell’eccesso. Dagli abiti che indossiamo una sola volta ai cosmetici che compriamo d’impulso e dimentichiamo nel cassetto, il consumismo è diventato parte della nostra routine, con un enorme costo ambientale. Il movimento minimalista propone un cambiamento di mentalità: consumare meno, con più consapevolezza.
Cos’è il minimalismo?
Il minimalismo è un movimento culturale, artistico e filosofico che promuove la semplicità e la riduzione all’essenziale. È emerso negli anni ’60 negli Stati Uniti ed era inizialmente legato solo alle arti visive. Gli artisti di questo movimento cercavano di eliminare l’eccesso di ornamenti, concentrandosi su forme geometriche semplici, ripetizioni e materiali industriali. Col tempo, il concetto ha superato il campo dell’arte e ha iniziato ad essere applicato al design, all’architettura, alla musica e, dagli anni 2000 in poi, anche allo stile di vita. Questo movimento ha acquisito forza soprattutto dopo la crisi economica del 2008, come risposta a uno stile di vita basato sul debito e sull’accumulo di beni materiali.
Come può il minimalismo aiutare l’ambiente?
La risposta è semplice: tutto ciò che acquistiamo ha un impatto ambientale. Dall’estrazione delle materie prime, alla produzione industriale, al trasporto e all’imballaggio, fino allo smaltimento, ogni oggetto comporta l’utilizzo di energia, acqua, emissioni di gas serra e produzione di rifiuti. Secondo i dati della ONU, il settore dei beni di consumo è responsabile di circa il 60% delle emissioni globali di gas serra e dell’80% della perdita di biodiversità globale.
Pertanto, adottare pratiche minimaliste nella vita quotidiana è un modo efficace e accessibile per prendersi cura del pianeta. Ecco 5 semplici modi per iniziare subito:
Consumare i prodotti prima di acquistarne altri
Oltre 120 miliardi di contenitori di plastica vengono prodotti ogni anno dall’industria cosmetica e la maggior parte di essi non viene riciclata. Sebbene la pubblicità cerchi di convincerci del contrario, non abbiamo bisogno di più di un deodorante o di uno shampoo. Utilizzare un prodotto alla volta, fino alla fine, evitando sempre gli imballaggi in plastica e dando priorità ai prodotti ricaricabili è di grande aiuto. Questo vale per cosmetici, prodotti per la pulizia, alimenti e persino abbigliamento. Oltre a evitare gli sprechi, ti aiuta a essere consapevole delle tue abitudini di consumo e ad acquistare con maggiore attenzione in futuro.
Dare priorità a capi resistenti e versatili
L’industria della moda è una delle più inquinanti al mondo, generando circa il 10% delle emissioni globali di carbonio, più dei voli internazionali e del trasporto marittimo messi insieme. Scegliere capi di qualità, di marchi consapevoli o di seconda mano, ed evitare le tendenze usa e getta, riduce la domanda di produzione di massa e lo smaltimento prematuro dei tessuti. Scegli abiti che si adattino tra loro e al tuo stile di vita e usali al meglio.
Ridure gli sprechi alimentari con la pianificazione
In media, ognuno di noi spreca 79 kg di cibo all’anno. Prima di arrivare sulle nostre tavole, un singolo pomodoro ha bisogno di 20 litri d’acqua per crescere. Pianificare i pasti con ciò che si ha già in casa, utilizzare gli avanzi e fare acquisti consapevoli riduce non solo gli sprechi alimentari (ed economici), ma anche l’uso di acqua, terra, energia e carburante impiegati nella catena di produzione. Evita di scegliere solo verdure esteticamente “perfette” e usa iniziative come l’app Too Good To Go, che ti aiutano a risparmiare e a conservare cibo che altrimenti verrebbe buttato via.
Rifiutare gadget e imballaggi inutili
Potrebbe sembrare innocuo accettare un sacchetto di plastica, una penna promozionale o un campione omaggio, ma questi piccoli oggetti generano tonnellate di rifiuti ogni anno. Spesso sono realizzati con materiali non riciclabili o difficili da riciclare, come la plastica mista o metallica. Investi in sacchetti riutilizzabili, rifiuta tutto ciò che non ha un uso immediato nella tua vita e incoraggia pratiche più sostenibili nei negozi e negli eventi a cui partecipi.
Ripensare il modo di fare regali
Non tutti i regali devono essere necessariamente prodotti nuovi. Esperienze, donazioni a nome di qualcuno, qualcosa che hai creato tu stesso o persino un libro che hai già letto possono essere modi più sostenibili per dimostrare affetto. Questo riduce il volume di nuovi oggetti nel mondo e incoraggia una nuova cultura dell’affetto senza sprechi. Spesso non sappiamo nemmeno come fare un regalo a chi “ha già tutto“, a dimostrazione del fatto che il consumismo esagerato è sempre più presente.
L’impatto di una scelta
Adottare il minimalismo è soprattutto un cambio di prospettiva. Non si tratta di privazione, ma di concentrarsi su ciò che conta davvero, valorizzando l’uso consapevole delle risorse che abbiamo.
Meno consumiamo d’impulso, più alleggeriamo la pressione sul pianeta. E ogni piccola scelta conta.
Se stai appena iniziando questo percorso, ricorda: il minimalismo non deve essere radicale. Inizia con una stanza, una categoria di prodotto o un’abitudine di consumo. L’importante è muoversi verso più utilità e meno sprechi. •
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Isabella Brendler è brasiliana, ha 31 anni e vive a Napoli dal 2022 con il marito italiano e i suoi gattini. Ha costruito la sua carriera nella pasticceria, ma è curiosa per natura e si interessa a molti argomenti: dai libri ai misteri dello spazio. Ama profondamente la natura e il mare, scrivere è una delle sue grandi passioni e sta concludendo un master in giornalismo gastronomico. Ha i capelli ribelli… e l’anima ancora di più!