Ritorno della Foca Monaca a Punta Campanella: Un Segnale di Speranza per la Biodiversità del Mediterraneo
La pagina Facebook di Azione in Comune ha divulgato in queste ore, un video straordinario che ha catturato l’attenzione di biologi marini, ambientalisti e appassionati della natura: l’avvistamento di una foca monaca (Monachus monachus) tra Capri e Punta Campanella. Questo avvistamento, confermato anche dall’Area Marina Protetta di Punta Campanella, rappresenta un ritorno eccezionale di una specie che un tempo popolava regolarmente il Golfo di Napoli.
Un Ritorno Atteso da Mezzo Secolo
La foca monaca è una delle specie di mammiferi marini più minacciate al mondo. Un tempo comune lungo le coste del Mediterraneo, la sua presenza è drasticamente diminuita a causa della caccia, della distruzione dell’habitat e del disturbo umano. Secondo testimonianze di vecchi pescatori locali, fino agli anni ’30 e ‘40 del Novecento, questi animali erano ancora presenti tra Mitigliano e Fossa Papa. L’avvistamento del 2023 suggerisce un possibile ritorno della specie in queste aree storicamente frequentate.
Testimonianze Storiche: Norman Douglas e la “Terra delle Sirene”
La presenza storica della foca monaca nella zona è documentata anche nella letteratura. Nel suo libro “La terra delle sirene” (1911), lo scrittore britannico Norman Douglas descrive le meraviglie naturali della costiera sorrentina, includendo riferimenti alla fauna marina dell’epoca. Douglas trascorse del tempo nella Casa Rosa, situata lungo il sentiero che conduce alla Baia di Ieranto, dove iniziò la stesura del suo celebre libro. Le sue descrizioni offrono uno spaccato della biodiversità marina presente all’inizio del XX secolo, fornendo un prezioso confronto con la situazione attuale.
L’Importanza della Conservazione
L’avvistamento della foca monaca è un segnale positivo per gli sforzi di conservazione nella regione. L’Area Marina Protetta di Punta Campanella, istituita per proteggere la biodiversità marina e promuovere uno sviluppo sostenibile, gioca un ruolo cruciale in questo processo. La presenza di specie rare come la foca monaca sottolinea l’efficacia delle misure di protezione e l’importanza di continuare a monitorare e preservare questi ecosistemi.
Negli ultimi anni, la presenza della foca monaca (Monachus monachus) nel Golfo di Napoli e nelle aree circostanti è stata documentata in diverse occasioni, segnando un ritorno significativo di questa specie nelle acque campane dopo decenni di assenza.
Avvistamenti documentati
7 maggio 2023: Due diportisti hanno avvistato e ripreso in video una foca monaca a circa 2,3 miglia al largo della costa occidentale di Capri. L’animale è stato osservato mentre afferrava un pesce di grossa taglia e sostava in superficie effettuando le tipiche manovre per lacerare e deglutire le prede. I dettagli anatomici riportati e le riprese effettuate suggeriscono che si trattasse di un esemplare adulto.
Raccomandazioni in caso di avvistamento
L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) fornisce le seguenti linee guida in caso di avvistamento di una foca monaca:
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Ridurre tutte le fonti di disturbo, mantenendo il silenzio e evitando il contatto fisico o l’inseguimento dell’animale.
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Mantenere una distanza di sicurezza di almeno 50 metri, sia in mare che a terra.
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Spegnere o ridurre la velocità dei motori dell’imbarcazione in caso di avvistamento in mare.
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Segnalare l’avvistamento alla Capitaneria di Porto al numero 1530 e all’ISPRA all’indirizzo email focamonaca@isprambiente.it.
Conclusione
Il ritorno della foca monaca nelle acque di Punta Campanella non è solo un evento eccezionale dal punto di vista naturalistico, ma anche un simbolo di speranza per la biodiversità del Mediterraneo. Rappresenta un legame tra passato e presente, tra le testimonianze storiche di Norman Douglas e gli sforzi contemporanei di conservazione. Continuiamo a proteggere e valorizzare il nostro patrimonio naturale, affinché eventi come questo diventino sempre più frequenti.

Davide De Stefano è attivista presso l’associazione Fondalicampania Aps, dove riveste il ruolo di Presidente. Fondalicampania fu fondata nel 2014 e si occupa di promozione e tutela dell’ambiente marino e costiero.