L’erosione costiera è un fenomeno sempre più rilevante che interessa numerose località italiane e del bacino del Mediterraneo, modificando profondamente il paesaggio e l’equilibrio naturale delle spiagge. Non si tratta solo di un cambiamento estetico o turistico: a essere coinvolti sono anche gli ecosistemi, le economie locali e la sicurezza del territorio. In questo articolo analizziamo cos’è l’erosione costiera, quali sono le sue cause principali e perché località come Marina di Camerota ne stanno pagando le conseguenze in modo così evidente.
Che cos’è l’erosione costiera?
È un fenomeno che coinvolge diverse aree nel Mediterraneo, con un impatto differente nelle varie località. Ciò si verifica quando una parte del costa viene erosa dal mare e, per alcuni motivi, non riesce a ricomporsi. Tra le ragioni principali, secondo l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) vi sarebbe «il clima». Ma anche altri fattori accompagnano le condizioni climatiche, assumendo una rilevanza diversa di zona in zona.
Il caso di Marina di Camerota
Si tratta di una condizione che affligge da tempo le spiagge del Cilento. Un esempio fra tutti è quello della meta turistica di Marina di Camerota. I residenti e i vacanzieri affezionati nel corso degli anni hanno notato un rimpicciolimento significativo di alcune spiagge, come la Cala del cefalo e la Calanca. Quest’ultima, un tempo era una spiaggia ideale per le famiglie, grazie al suo fondale, che diventa profondo solo dopo diversi metri. Negli ultimi anni purtroppo è diventata sempre più sottile, riuscendo con difficoltà ad ospitare l’affollamento tipico del mese di agosto.
Il clima e l’intervento antropico
Ma il problema è ben più ampio: l’erosione ha ricadute importanti sull’ecosistema della costa. Il geologo Franco Ortolani aveva già dato l’allarme diverso tempo fa, riconoscendo il valore inestimabile delle spiagge cilentane, in particolare del tratto della Cala del cefalo. La secca del fiume Mingardo, che sfocia a Palinuro, avrebbe compromesso il trasporto dei detriti, inficiando a sua volta sulla rigenerazione della costa. In aggiunta, una serie di interventi antropici avrebbe fortemente aggravato l’erosione costiera naturale. Infatti, alcune iniziative umane – come la costruzione di porti turistici – hanno influito non solo sul cambiamento climatico, ma anche in maniera diretta sullo spostamento e la ricollocazione di tutti quei sedimenti che andrebbero a ricostituire gli arenili.
Una situazione complessa
I provvedimenti messi in atto finora per la conservazione delle spiagge hanno dato risultati dalla scarsa efficacia. I tentativi di costruire delle barriere artificiali hanno direzionato il problema verso altri luoghi e alterato l’ecosistema. Di certo, si tratta di un quadro complesso e dinamico, per cui è arduo riuscire a trovare un unico intervento risolutivo. Il suggerimento di alcuni studiosi sarebbe quello di prediligere le operazioni di restauro ecocompatibile dell’erosione costiera, anche dette Nature-based Solutions (NbS). Dunque, un insieme di interventi in grado di contrastare il problema sfruttando le risorse naturali messe a disposizione dall’ambiente, senza alterarne l’ecosistema. Alcuni progetti in questa direzione riguardano il recupero di dune naturali, così come di aree umide e barriere sommerse, per ammortizzatore naturalmente il movimento delle onde.
Soluzioni a lungo termine
Il processo di difesa della costa richiede tempo e pazienza, ma è necessario per ottenere benefici a lungo termine. Quella dell’erosione costiera è una delle tante complicazioni che riguardano l’ambiente in cui viviamo. E, come in altri casi, richiede capacità di progettazione e concertazione di idee che sappiano guardare al futuro con lungimiranza e con rispetto per lo spazio che ci accoglie.

(Napoli, 1999) Attualmente studentessa del Master in Comunicazione Pubblica al Suor Orsola Benincasa, ha conseguito la Laurea Magistrale in Filosofia presso l’Università Federico II con una tesi in Filosofia Politica.
I suoi interessi spaziano tra filosofia, editoria e attualità, per una lettura interdisciplinare e trasversale della realtà che ci circonda.