L’hanno ribattezza microalga “super clone”. Già, perché la diatomea pseudo-nitzschia multistriata, presente nel golfo di Napoli, ha rivelato ai ricercatori della Stazione zoologica Anton Dohrn una caratteristica assai significativa: in un dato periodo di tempo si è moltiplicata a dismisura e i nuovi individui hanno lo stesso corredo genetico. Identico. Come se tutt’a un tratto le diatomee avessero deciso di duplicarsi, annullando le differenze tra i singoli esemplari.
Cosa aveva indotto la diatomea a una dinamica così prossima alla clonazione e alla conservazione degli stessi geni? E’ questo l’interrogativo attorno al quale orbita lo studio dei ricercatori napoletani. Certo è che, come sottolinea Domenico D’Alelio, altro post-doc del progetto, “il succedersi di intense, per quanto rare, ‘espansioni clonali’ sembra essere una modalità di evoluzione comune a tutti gli organismi unicellulari, come ad esempio i batteri patogeni (ma anche i virus e i protozoi associati ad alcune malattie); questi trascorrono lunghi periodi in cui sono rari nell’ambiente, fino a quando poche varietà genetiche non esplodono demograficamente in un ambiente particolarmente favorevole, come un ospite da infettare”.

Davide De Stefano è attivista presso l’associazione Fondalicampania Aps, dove riveste il ruolo di Presidente. “Passione e competenza sono la base di un percorso associativo sano e produttivo. Dedicare parte del nostro tempo alla cura del bene comune è fondamentale per promuovere una crescita collettiva e tutelare la nostra salute. Il rispetto delle idee altrui nasce dalla consapevolezza che apparteniamo tutti a un’unica grande Tribù Globale. Cooperare, dunque, è uno strumento essenziale per proteggere l’ecosistema di cui facciamo parte.”