Amalfi è una delle perle più celebri della Costiera Amalfitana, situata nella regione Campania, in provincia di Salerno. È una cittadina affascinante e ricca di storia, cultura e bellezza naturali, incastonata tra le scogliere a picco sul mare le montagne dell’entroterra.
Amalfi si trova lungo una delle strade costiere più scenografiche del mondo, la SS163, che serpeggia tra calette, terrazze coltivate ai limoni e piccoli borghi marinari. Il paese è abbracciato da ripide colline e si affaccia direttamente sul Mar Tirreno. L’architettura tipica include case bianche addossate una all’altra, scalinate strette e scorci panoramici mozzafiato.
Cosa vedere ad Amalfi
Amalfi, ricca di storia e natura, è una città magnifica in grado di accontentare ogni genere di visitatore: da colui che cerca ristoro nella natura, a colui interessato alla storia e all’architettura romanica-bizantina. I soci di Fondalicampania sono stati lì nella cornice del corso di giornalismo ambientale che stanno portando avanti. Per vivere una giornata operativa sul campo comprendendo al meglio come comunicare l’ambiente. Di seguito, le tappe affrontate durante la giornata.
Valle delle Ferriere
La valle delle ferriere è uno dei luoghi più suggestivi e incontaminati della costiera amalfitana, un paradiso naturale situata alle spalle di Amalfi, nel cuore dei Monti Lattari. Si tratta di una riserva naturale protetta, caratterizzata da una vegetazione lussureggiante, cascate, corsi d’acqua cristallini, antichi ruderi di mulini e ferriere medievali.
La valle delle ferriere è caratterizzata da un ambiente subtropicale: il microclima della valle, fresco e umido tutto l’anno, favorisce la crescita di felci rare, tra cui la Woodwardia Radicans, una specie rettile dell’era glaciale, rendendo la Valle delle Ferriere, uno degli habitat naturali di questa pianta in tutta Europa.
Tale valle è anche caratterizzata da un torrente, detto torrente Canneto, che scorre nella valle e forma piccole cascate e vasche naturali lungo il sentiero. All’interno di tale area, sono presenti anche resti di antichi opifici medievali, un tempo usati per la produzione di ferro e per la fabbricazione della carta, grazie alla forza motrice dell’acqua.
Come arrivarci:
Per poter visitare la Valle delle Ferriere, è possibile usufruire del parcheggio situato a Pontone (Scala), da lì c’è un accesso alla valle, il cui percorso di trekking è di circa 3/4, con un dislivello di circa 500 metri in discesa e 250 metri in salita, con una lunghezza complessiva di 7,48 km, inclusa la visita alla Riserva Naturale Orientata, per la cui visita è obbligatorio essere accompagnati da una guida locale pagando un prezzo di supporto di 5 euro. Il percorso terminerà poi, una volta essere arrivati ad Amalfi.
Per poter affrontare al meglio tale sentiero, e sicuramente consigliata un’attrezzatura da trekking adatta, formata da scarponi e pantaloni lunghi per avere una protezione sulla parte inferiore del corpo. È consigliabile, affrontare tale percorso durante giornate miti, né troppo calde, né, ovviamente, durante o dopo giornate di pioggia in quanto il terreno potrebbe diventare umido e scivoloso.
Museo della Carta
Il museo della carta di Amalfi è luogo affascinante dove il tempo sembra essersi fermato. Un’autentica fabbrica medievale trasformata in un museo, che racconta la lunga e nobile tradizione della produzione della carta a mano nella città. Amalfi fu tra i primi centri in Europa a produrre carta utilizzando il metodo arabo, introdotto probabilmente tra l’XI e il XII secolo. Il museo è ospitato in un antico mulino del XIII secolo, situato a Via delle Cartiere 24, a circa 15 minuti a piedi dal centro di Amalfi.
La produzione cartaria amalfitana ebbe un ruolo fondamentale nel commercio mediterraneo e fu rinomata per l’alta qualità della carta bambagiana, ricavata da stracci di lino e cotone.
La visita in tale museo ha un costo di 7 euro a persona e comprende una visita delle varie macchine originali utilizzate per la produzione della carta, compresa una dimostrazione dal vivo del processo di fabbricazione della carta a mano: dalla pasta, alla forma, fino alla pressatura e all’asciugatura. I visitatori possono anche provare a creare un foglio di carta con le proprie mani.
Borgo antico
Passeggiare per il centro storico di Amalfi, significa immergersi in un labirinto di vicoli stretti e ombrosi, talvolta coperti da volte e passaggi ad arco, tipici delle città mediterranee medievali. Le case sono poste l’una sull’altra, con scalinate ripide, piccoli orti pensili ed edicole votive ad ogni angolo. È impossibile immergersi tra le stradine medievali di Amalfi e non innamorarsene.
Duomo di Amalfi
Il Duomo di Amalfi, noto anche come cattedrale di Sant’Andrea Apostolo, è uno dei simboli più maestosi e iconici della Costiera Amalfitana. Situato nel cuore del centro storico, domina Piazza Duomo con la sua scenografica scalinata e la facciata decorata e stile arabo-normanno. La cattedrale fu costruita nel IX secolo, ma ha subito numerosi rimaneggiamenti nei secoli successivi. Oggi è un insieme armonioso di stile architettonici. romanico, barocco, gotico e bizantino. Al suo interno sono conservate le reliquie di Sant’Andrea, la cui cripta è decorata in stile barocco.
Lungomare di Amalfi
Il lungomare di Amalfi, conosciuto come lungomare dei Cavalieri, è una splendida passeggiata a pochi metri dal mare. Dove la storia incontra la bellezza naturale e il ritmo della vita costiera. È il primo abbraccio che Amalfi offre ai visitatori arrivando dal mare; ma è anche il luogo dove gli abitanti si incontrano per passeggiare, chiacchierare o semplicemente godersi il tramonto gustandosi una deliziosa limonata con i tipici limoni di Amalfi, invidiati in tutto il mondo.
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Emmanuele Michele Piccolo, nato a Napoli il 7 luglio 2000, è un Ingegnere Informatico specializzando in Intelligenza Artificiale, con un particolare interesse nella ricerca bioinformatica applicata allo studio dei tumori pancreatici. La sua formazione tecnica si accompagna a una grande curiosità verso le potenzialità dell’IA nel migliorare la medicina e la qualità della vita. Oltre al suo percorso scientifico, coltiva diverse passioni che arricchiscono la sua creatività e il suo approccio al mondo: gli piace scrivere, suonare la chitarra e dipingere. Vorrebbe cercare di unire razionalità e sensibilità, raccontando storie che possano connettere tecnologia, cultura e umanità.