Oggi al Centro Congressi incontro pubblico con Ministero dell’Ambiente, Guardia Costiera e Ispra. Il direttore del Parco Marino, Antonino Miccio, presenterà il “caso Campania”.
“Un quadro di plastica, i rifiuti e le plastiche in mare” è il titolo del convegno che si svolgerà oggi a Roma, presso il Centro Congressi Roma Eventi in Piazza della Pilotta. L’ Area Marina Protetta di Punta Campanella è stata invitata per parlare del caso Campania, dove è attualmente in corso un progetto, unico in Italia, che vede insieme le aree marine protette della Regione e i pescatori. Il direttore del Parco Marino Punta Campanella e Regno Nettuno a a Ischia, Antonino Miccio, parlerà di Remare, il progetto sperimentale che ha messo insieme oltre 500 pescherecci, da Pozzuoli al Cilento, passando per Ischia e le costiere, formando una enorme rete che pesca rifiuti dal mare. Il progetto è partito ad agosto e si concluderà a fine ottobre.
Al convengno parteciperà Roberto Morassut, sottosegretario al Ministero dell’Ambiente, il Comandante Mario Valente del Ram( reparto ambientale marino della Guardia Costiera), Alessandro Bratti, direttore generale ISPRA ( Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), altri rappresentanti dell’ISPRA e responsabili delle Arpa di varie regioni. Al centro del dibattito, la situazione inerente la direttiva Marine Strategy, le campagne di sensibilizzazione Plastic Free e il monitoraggio dei rifiuti spiaggiati. La segretaria generale del Ministero dell’Ambiente, Silvana Riccio, concluderà i lavori.

Davide De Stefano è attivista presso l’associazione Fondalicampania Aps, dove riveste il ruolo di Presidente. “Passione e competenza sono la base di un percorso associativo sano e produttivo. Dedicare parte del nostro tempo alla cura del bene comune è fondamentale per promuovere una crescita collettiva e tutelare la nostra salute. Il rispetto delle idee altrui nasce dalla consapevolezza che apparteniamo tutti a un’unica grande Tribù Globale. Cooperare, dunque, è uno strumento essenziale per proteggere l’ecosistema di cui facciamo parte.”