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Onde di legalità, discussione sul rapporto fra mare e legalità in Campania

da D. De Stefano
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Piano di Sorrento – l’associazione Grande Onda, ha promosso un interessante dibattito pubblico in merito al concetto di legalità a mare. Grande risposta del pubblico anche grazie alla presenza dei principali interpreti della tutela del mare.

Presso Villa Fondi a Piano di Sorrento, sono intervenuti all’evento personalità di spicco sia del mondo del giornalismo che della tutela ambientale. Fra questi il giornalista Ettore De Lorenzo moderatore della serata , Laura Cuomo Presidente La Grande Onda , Dario Vassallo Presidente della fondazione Angelo Vassallo e Presidente dell’area Marina Protetta Costa degli Infreschi, il direttore dell’area Marina Protetta Punta Campanella   Lucio Cacace e i principali protagonisti per la lotta alla pesca di frodo dei datteri di mare appartenenti al nucleo operativo della guardia Costiera.

Fra gli altri, interviene l’assessore alle politiche sociali di Castellammare,  la quale sottolinea l’importanza della collaborazione fra Comune e associazioni del territorio : “Le associazioni hanno uno sguardo attento rispetto alle criticità del territorio” racconta l’assessore,  ” è importante che si incentivi la cultura della sensibilizzazione ambientale, ringraziamo la guardia Costiera che ha effettuato l’arresto di 21 persone per pesca illegale di datteri di mare. Invitiamo  cittadini a denunciare i criminali che deturpano il nostro territorio”.

Interviene Luciana Ferraro, membro della Grande Onda e geologa del CNR, che racconta quali sono le conseguenze negative della pesca del dattero di mare :” I datteri vivono nelle rocce carbonatiche e la Penisola Sarrentina è prevalentemente costituita da questo tipo di roccia, per questo motivo il dattero una volta esportato lascia la roccia priva di compattezza e diviene più’ friabile” continua la Ferraro ” io sono comunque speranzosa , le persone vanno semplicemente educate, bisogna fare una campagna di sensibilizzazione che comincia dalle scuole”.

Viene poi chiamato a testimoniare la sua esperienza diretta un esponente della Capitaneria di Porto Macello Manfredi , facente parte del nucleo operativo che da anni combatte sul campo il fenomeno della pesca dei datteri di mare: ” Negli ultimi 3 anni abbiamo sequestrato un numero di mezzi impressionante, abbiamo chiuso il centro di ricarica delle bombole a Castellammare, che era un centro particolarmente importante in quanto rappresentava il quartier generale delle sentinelle che allertavano i pescatori quando la capitaneria di porto usciva a mare. ” continua Manfredi ” Noi abbiamo perso il senso della comunità, sarebbe opportuno che si iniziasse ad insegnare nelle scuole l’educazione civica, manca il senso del civico fin da piccoli, perché nelle organizzazioni criminali che appartengono ai pescatori di frodo, c’è un numero importante di minorenni”.

” In Italia la legge non ti consente di osare, quindi a volte sei costretto a subire , sono stato aggredito fisicamente da un membro dell’organizzazione , ma fortunatamente il tribunale del riesame ha confermato il quadro accusatorio e siamo comunque soddisfatti del risultato ottenuto fin ad ora, bisogna denunciare senza aver paura , le segnalazioni dei cittadini ci hanno consentito d raggiungere risultati importanti, infatti abbiamo sequestrato 25 tonnellate di datteri sequestrati in due anni, oltre 7 km di costa distrutti per sempre”.

All’evento erano presenti anche esponenti delle principali APM dell Campania.

Interviene Lucio Cacace residente dell’AMP Punta Campanella:” E’ un ente che si trova a collaborare con tante realtà del territorio, lo scopo è proteggere uno specchio d’acqua di particolare interesse culturale e biologico. In una zona atrofizzata come la nostra l’impresa diventa difficile.Quest’anno abbiamo istituito degli info point che aiutano i cittadini ad orientarsi “.

Dario Vassallo presidente della commissione dell’AMP Baia degli Infreschi aggiunge: ” Purtroppo l’area Marina Protetta non la gestisco sono solvato presidente di una commissione dell’APM, e ritengo che l’area sia amministrata e gestita con i piedi” la critica trova presto una spiegazione ” l’area è moto ampia , io ad esempio non sono a conoscenza di come vengano gestiti i fondi che arrivano dallo Stato per la gestione degli spazi a mare, ho chiesto al Ministero ma mi hanno risposto che il Presidente deve solo conoscere le somme ma non come queste vengano investite, a me questa situazione non piace perché i soldi sono pubblici e non credo sia giusto che i cittadini non debbano sapere come vengono investiti”. l’affondo continua ” sono a conoscenza del fatto che sui fondali dell’area marina protetta, giace un peschereccio affondato 4 anni fa che possono contenere 10000 litri di carburante, ho paura che i serbatoi possano collassare e mettere a rischio la salute del mare. Il recupero del peschereccio costerebbe 200 mila Euro, come mai non si è ancora provveduto a rimuoverlo?”.

Le critiche di Dario Vassallo non si fermano : ” Ho scoperto che l’area Marina ha ricevuto 2 milioni di Euro per l’istallazione di telecamere subacquee, ma ad oggi il sistema non ha mai funzionato”. Poi aggiunge ” attendo una risposta chiara dal Ministero, che ad ora stenta ad arrivare , malgrado le mie continue sollecitazioni”.

Conclude la serata il Presidente dell’associazione Grande Onda Laura Cuomo, ringraziando i presenti e il prezioso contributo dei membri del direttivo Serena Pane, Serena Buondangolo e Luciana Ferraro.

L’incontro si è concluso alle ore 10:00 , la serata è stata piacevole e fitta di spunti di riflessione, ci auguriamo che al più presto se ne possano realizzare delle altre anche in altri luoghi del Golfo di Napoli, allo scopo di proseguire il tanto agognato percorso di sensibilizzazione ambientale , principale strumento di stimolo per un approccio più maturo alle tematiche ambientali  a tutela del mare, una delle principali risorse del nostro territorio

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