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“Giudizio Universale”, le associazioni promettono di citare in giudizio lo Stato Italiano

da D. De Stefano
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Giudizio Universale: I cambiamenti climatici e l’inquinamento globale, sono la conseguenza di una cattiva gestione delle risorse, da parte degli stati. Cittadini e associazioni fanno rete per intentare causa allo Satao Italiano.

Abbiamo intervistato Paolo Carsetti, componente della segreteria di coordinamento della campagna. Il suo intervento ci aiuterà a capire quali sono i temi della campagna Giudizio Universale e in che modo sia possibile contribuire alla causa.

Cos’è giudizio universale?

Oggi i cambiamenti climatici rappresentano una crisi ambientale collettiva e globale, e minacciano il godimento dei diritti fondamentali dell’individuo quali il diritto alla vita, alla vita familiare, all’ambiente salubre, alla salute ed altri.

Tra di essi, va ricompreso anche il diritto (di ultima generazione) ad un clima sicuro.
Con questa consapevolezza diverse associazioni, comitati e realtà sociali, in uno a diversi individui, hanno deciso di intraprendere un giudizio mai intentato prima in Italia, tramite cui chiamare in causa lo Stato per inadempienza rispetto alle politiche di mitigazione dei cambiamenti climatici con conseguente violazione di alcuni diritti fondamentali.
Questo giudizio è accompagnato da una campagna di sensibilizzazione intitolata “Giudizio Universale”; la campagna è volta al sostegno ed alla promozione di tale azione legale e s’inserisce a pieno nel solco di altre “climate litigation” portate avanti in diversi paesi europei e negli Stati Uniti.
La premessa su cui si basa “Giudizio Universale” è che le acquisizioni scientifiche condivise, proprio perché non controverse, vincolano gli Stati e costituiscono un parametro di verifica della loro condotta, sia a livello internazionale che nazionale.
Pertanto se lo Stato si discosta da tempi, limiti e modalità stabiliti a livello internazionale e suffragati dalla scienza condivisa, deve dimostrare di agire sulla base di proprie evidenze scientificamente accessibili e verificabili, in grado di rassicurare i cittadini sul buon esito delle sue decisioni.
I ricorrenti rivendicano il rispetto di alcuni diritti fondamentali come il diritto umano al clima sicuro, ovvero il diritto a pretendere che le azioni attuali dello Stato garantiscano uno spazio operativo sicuro, di medio e lungo periodo, di controllo e stabilità dei cambiamenti climatici.
L’azione, quindi, non ha affatto un valore meramente simbolico, ma mira ad ottenere un modo nuovo di agire dello Stato, più attento ai diritti umani dei cittadini verso l’ambiente, il clima e le generazioni future, in ottemperanza alle obbligazioni che lo Stato ha in tal senso per effetto della Costituzione, degli accordi internazionali e delle norme di rango nazionale.

Quante associazioni hanno aderito?

Ad oggi hanno aderito diverse decine di realtà, tra cui comitati territoriali, associazioni e reti nazionali. Al seguente link è possibile vedere un elenco aggiornato dei promotori.

Quali sono le Regioni d’Italia maggiormente interessate alla campagna “giudizio universale”?

La campagna è stata lanciata il 5 Giugno scorso in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente e da allora si è diffusa moltissimo su tutto il territorio nazionale senza una particolare differenza tra le regioni. Si è, però, registrata una maggior attenzione in quei territori dove sono in campo battaglie e vertenze su questioni ambientali e grandi opere.

 

Vi aspettavate questa risposta di pubblico?

Negli ultimi anni la questione relativa al riscaldamento globale e ai cambiamenti climatici è assunta agli onori della cronaca soprattutto per i risvolti drammatici dovuti a diversi disastri ambientali.
Purtroppo, non si è dimostrata un’adeguata attenzione da parte dei governanti e ad oggi non sono state messe in campo politiche tali da poter configurare una risposta efficace a tali fenomeni.
L’opinione pubblica ha risposto in maniera significativa a questa campagna ma siamo consapevoli che manca una corretta informazione in materia. Per questo la campagna “Giudizio Universale”, tra le altre cose, si pone l’obiettivo di diffondere un giusta consapevolezza anche in merito al diritto di essere informati sulle basi scientifiche che orientano le decisioni dello Stato.

Quali saranno i prossimi eventi?

Sono decine le iniziative di presentazione in programma nelle prossime settimane e mesi. Al seguente link è possibile vedere un calendario aggiornato.

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