Nel marzo del 2018 le spiagge Campane furono invase da milioni di dischetti di plastica, la fonte del disastro fu individuata presso il depuratore di Capaccio, ora la procura di Salerno manda a processo 8 responsabili.
Grazie alle numerose segnalazioni degli utenti attraverso Facebook , la Guardia costiera individuo’ nel depuratore di Capaccio e Paestum , l’origine del misterioso accadimento.
I dischetti ancora oggi continuano a comparire sulle spiagge e il fenomeno si è allargato lungo tutta la costa del mediterraneo occidentale, come si evince dalle immagini postate sulla pagina ufficiale dell’associazione Clean Sea Life
L’associazione ha ringraziato pubblicamente tutte le persone che in questi anni hanno raccolto 250000 dischetti di plastica e le oltre 600 segnalazioni che la stessa Clean Sea Life continua a raccogliere.
Ecco il post ufficiale di Clean Sea Life:
Seguiamo con interesse la vicenda augurandoci che non accada mai più una sciagura del genere.
Intanto si approfitta dell’occasione per sottolineare l’importanza delle segnalazioni sui social, che hanno rappresentato il principale strumento di lotta contro l’inquinamento dei mari.
Per segnalazioni rivolgersi alla pagina Clean Sea Life al seguente cliccando qui

Davide De Stefano è attivista presso l’associazione Fondalicampania Aps, dove riveste il ruolo di Presidente. “Passione e competenza sono la base di un percorso associativo sano e produttivo. Dedicare parte del nostro tempo alla cura del bene comune è fondamentale per promuovere una crescita collettiva e tutelare la nostra salute. Il rispetto delle idee altrui nasce dalla consapevolezza che apparteniamo tutti a un’unica grande Tribù Globale. Cooperare, dunque, è uno strumento essenziale per proteggere l’ecosistema di cui facciamo parte.”