Chi non ha mai passeggiato sulla riva del mare raccogliendo qualche conchiglia o un sassolino come ricordo di una bella giornata al mare? È un gesto semplice, quasi spontaneo… ma lo sapevi che potrebbe costarti caro?
Raccogliere conchiglie (e non solo) è vietato
In Italia, prelevare conchiglie, sabbia, sassi o altri materiali dalle spiagge non è solo sconsigliato: è vietato dalla legge. Il riferimento normativo è l’articolo 1162 del Codice della Navigazione, che considera queste zone parte del demanio marittimo — quindi proprietà pubblica, da tutelare e non da depredare.
Chi lo fa rischia sanzioni amministrative piuttosto salate: secondo il sito Diritto del Turismo, la multa può variare da 1.549 euro a oltre 9.000 euro. E se la quantità di materiale portato via è particolarmente abbondante, la situazione può persino trasformarsi in un reato penale, come il furto aggravato.
Ma perché è così importante?
Le conchiglie non sono solo souvenir marini: sono parte integrante dell’ecosistema costiero. Aiutano a trattenere la sabbia, rallentano l’erosione e forniscono rifugio a piccoli animali. Quando le raccogliamo in massa, anche senza rendercene conto, contribuiamo al deterioramento dell’ambiente marino. Insomma, ogni conchiglia al suo posto fa la differenza per la salute della spiaggia!
Ci sono eccezioni?
Sì, ma sono rare e ben specifiche. Solo chi ha un’autorizzazione speciale — ad esempio per motivi scientifici o di studio — può raccogliere materiale naturale dalle spiagge. Non vale per fini personali, turistici o decorativi.
La prossima volta che ti trovi al mare, goditi la bellezza delle conchiglie con lo sguardo, magari scatta una bella foto, ma lasciale dove sono. È un piccolo gesto che aiuta a preservare le nostre coste per tutti, anche per chi verrà dopo di noi. La natura è il nostro regalo più prezioso: proteggiamola, anche con piccoli gesti quotidiani.
Elisabetta Rota vive a Ponticelli in provincia di Napoli e studia Comunicazione pubblica, sociale e politica alla Federico II. La sua passione per la scrittura e il rispetto per l’ambiente l’hanno portata a diventare socia dell’associazione Fondalicampania APS per la quale si occupa di attualità e territorio. Elisabetta è anche giornalista presso Magazine Informare e copywriter per FAMACS Agency.

