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I bambini e il fiume. Saranno loro a salvare il Sarno

da D. De Stefano
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i bambini

Unitevi tutti i bambini di tutti i paesi del bacino del Sarno e i bambiniprotestate contro i vostri padri perchè sono loro a non volere la vostra salute.

I bambini del fiume Marina:

C’era una volta, non tanto tempo fa, un piccolo fiume di nome Santa Marina, la leggenda racconta che il nome Marina gli fu dato da quando una bambina cadde nell’occhio di mare.

la madre disperata cercava aiuto, quando all’improvviso emerse dagli abissi della sorgente una giovinetta dai capelli color del grano e gli occhi verdi color della sabbia del fondo dell’occhio di mare, al suo petto stringeva la bimba annegata.

l’aveva salvata, con tanta tenerezza la restituì alla sua mamma, la donna ancora singhiozzando con le braccia tese al momento di riavere la figlia gli chiese:

dimmi chi sei? a chi devo la vita di mia figlia?

,la giovane donna nel rituffarsi, con una voce dolce disse:

-vengo dal mare, chiamami Marina.

Da quel giorno le acque che sgorgano dalla rupe vennero chiamate col nome di Marina.

Da questa sorgente nasceva il bel Rio, era un fiume veloce e la sera le acque si coloravano d’argento, amico degli uomini e dei bambini che d’estate andavano a fare il bagno nelle sue acque fresche.

Era molto amico anche dei contadini ai quali dava volentieri un po’ della sua acqua per irrigare i campi e per annaffiare gli orti.

Un giorno in pianura arrivarono uomini che cominciarono a buttare nel fiume vari tipi di rifiuti: detersivi, plastica, lattine, oggetti, scaricavano tutti le industrie, etc,etc L’acqua cominciò a diventare sporca e Marina non riusciva più a respirare.

I bambini non potevano più andare a giocare sulle sue rive, figuriamoci poi fare il bagno! I pesci, che da tempo vivevano nelle sue acque, cominciarono a morire.

La frutta, la verdura e tutti i prodotti dei campi irrigati con l’acqua sporca facevano venire il mal di pancia a chi li mangiava.

Insomma per il Rio attraversare tutto l’Agro era diventato un vero incubo. Piangeva sempre, ma nessuno poteva vedere le sue lacrime nessuno sentiva i suoi lamenti.

I contadini, preoccupati, si erano rivolti alle autorità spiegando loro che bisognava prendere subito dei provvedimenti, ma non ebbero risposte e quindi pian piano i contadini abbandonarono i campi e tutto intorno al Fiume vennero costruiti dei palazzoni e dei parcheggi.

Durante un autunno particolarmente piovoso, le acque di Marina si erano ingrossate a tal punto da rompere gli argini e inondare tutta la pianura.

L’acqua sporca invadeva le strade, i negozi e le cantine dei palazzi, le auto galleggiavano sulle strade e la gente non riusciva più ad uscire di casa.

Seguirono tantissimi incontri spendendo diversi milioni di Euro niente fu risolto.

Un bel giorno alcuni bambini decisero di organizzare una manifestazione in favore del fiume, fecero striscioni, slogan, costruirono centinai di aquiloni e li lasciarono liberi nel cielo .

Andarono in tutti i Comuni che il fiume bagnava per sensibilizzare tutti i bambini, l’intesa fu questa:

Adesso basta! Lasciatelo stare! Il fiume appartiene a noi siamo noi il futuro”.

Attirate dalle urla dei bambini, tutte le persone della pianura si avvicinarono al fiume.

Un Bambino con riccioli d’oro gridava più degli altri, se pur piccolino la sua voce era così dolce che andava su tutti è diffondeva certezza che la lotta era già vinta.

Marina e la sua acqua scorreva più chiara e fresca che mai, era uno spettacolo. Era davvero avvenuto il miracolo. Gli uomini restarono incantati a guardarlo per un po’, poi decisero che non lo avrebbero riempito di rifiuti un’altra volta, anzi non l’avrebbero fatto mai più.

-“Lo ripuliremo per bene e nessuno dovrà più buttare immondizia nel fiume, perché se lo farà le multe saranno salate!” disse il sindaco.

Ora il Santa Marina scorre felice nella pianura vicino alle case dei bambini e forse, con un po’ di pazienza, qualche pesce deciderà di fidarsi ancora degli uomini e tornerà a guizzare nelle sue acque.

Alla fine di tutto alcuni bambini volevano conoscere quel bambino per ringraziarlo per il suo impegno alla lotta, non fu mai ritrovato, qualcuno giurava di averlo visto mano nella mano con una ragazzina con i capelli color del grano e gli occhi verdi, andare verso il mare.

a cura di Ruggero Pasquale

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