Home Senza categoria Perché nelle conchiglie si sente il mare? Pillole di mare [Parte I]

Perché nelle conchiglie si sente il mare? Pillole di mare [Parte I]

da D. De Stefano
0 commento

Sono sicuro che la maggior parte di voi non hanno preso così alla leggera il mondo marino e gran parte delle domande su di esso se le sono già poste. Un po’ come i nostri amici del “Centro Sub Pianeta Mare” che scorrazzando per fondali da un bel po’ di anni avranno sicuramente tutte le risposte alle domande che sto per pormi. Oppure no?
(clicca mi piace e continua a leggere)

PERCHÉ NELLE CONCHIGLIE SI SENTE IL MARE? Le conchiglie vuote che raccogliamo in spiaggia, vengono spesso accostate all’orecchio per

ascoltare il rumore del mare. Si tratta in realtà di un classico esempio di un fenomeno di
risonanza. Le onde di pressione sonora che arrivano dall’esterno, fanno vibrare l’aria
all’interno della conchiglia la quale poi, amplifica delle particolari frequenze di risonanza,
responsabili del rumore che percepiamo. 
QUAL È IL GRANCHIO PIÙ GRANDE? Il granchio più grande è il granchio del Giappone. Raggiunge, con il suo carapace, 38 cm di lunghezza e, con le zampe, può raggiungere 4 metri di apertura. Il peso arriva sino a 20 kg e man mano che si sviluppa, deve compiere numerose mute per sostituire la vecchia corazza con quella nuova e più grande. Il periodo della muta coincide con quello degli accoppiamenti.
QUAL È IL PESCE PIÙ GRANDE? Il pesce più grande è lo squalo balena. Può raggiungere i 15 metri di lunghezza e le 20 tonnellate di peso. Si nutre di plancton, dunque è innocuo per la maggior parte degli animali marini.

E IL PESCE PIÙ PICCOLO? Il pesce più piccolo è il pesce di Sumatra. Le sue dimensioni sono di appena 8 mm. Possiede un corpo trasparente e grandi occhi scuri. Vive in acque paludose e buie.

PERCHÉ I GAMBERI CAMMINANO ALL’INDIETRO? Non è vero che camminano all’indietro. Essi si muovono spostandosi in avanti utilizzando le zampette che fuoriescono dal carapace. Se minacciati, tendono a flettere il corpo, arcuandolo e facendo un balzo all’indietro, dandoci quella falsa impressione di camminare al contrario.
COME BEVONO I PESCI? In questo caso occorre distinguere tra pesci marini e di acqua dolce. I primi bevono continuamente perché perdono continuamente acqua attraverso le branchie e la pelle. Al tempo stesso devo espellere l’enorme quantità di sali che ingeriscono. Al contrario, i pesci di acqua dolce non bevono mai poiché l’acqua penetra attraverso il loro corpo continuamente e devono, quindi, smaltirla molto spesso, producendo urina molto diluita. Al contrario devono trattenere i pochi sali del loro corpo. Squali, razze e trigoni invece producono urea per contrastare l’eccesso di sale.
COME DORMONO I PESCI? Nei pesci, essendo essi privi delle palpebre, non è possibile identificare il momento dedicato al riposo. Tuttavia è noto che il loro cervello interrompe saltuariamente qualsiasi attività, ed il pesce cade in una sorta di sonno. Alcuni pesci adottano poi determinati modi per dormire o meglio, isolarsi durante le ore notturne. Come il pesce pappagallo, che si isola avvolgendosi nel muco che secerne, per non farsi individuare dal sensibilissimo olfatto dei suoi potenziali predatori. Altri si rifugiano i anfratti rocciosi o tra la vegetazione, altri ancora si distendono su un fianco.
DOVE SI RIFUGIA IL PESCE PAGLIACCIO? Il pesce pagliaccio (ne esistono diverse specie), si è evoluto insieme ad un invertebrato marino: l’anemone di mare. L’anemone dispone di tentacoli velenosi che solo il pesce pagliaccio può sopportare. In cambio dell’ospitalità, il pesce pagliaccio libera l’anemone dai parassiti e dagli avanzi di cibo. Quando si allontana, il pesce deve riabituarsi al veleno dell’anemone e per farlo entra ed esce dalla rete tentacolare sino a che il suo corpo non si immunizza e si ricopre di un muco speciale, che lo riveste e lo protegge dal veleno dell’anemone.
IL CLIMA È INFLUENZATO DAL MARE? Il mare accumula il calore ricevuto dal sole, in relazione alla latitudine e alla stagione del luogo. In generale, le località vicine alla costa godono un clima meno severo rispetto alle località interne o montane, proprio grazie alla presenza del mare; il calore che esso assorbe viene rilasciato gradualmente, mitigando il clima delle località costiere.

LE MAREE DA COSA SONO PROVOCATE? Le mare sono provocate dalla forza di gravità che la Luna esercita sulla Terra, che determina un movimento periodico del livello delle acque del mare. L’alta marea si ha quando la Luna è più vicina alla Terra, mentre quando la luna è lontana si ha la bassa marea. Questo si verifica ogni 6 ore circa. In alcune aree della Terra si hanno variazioni molto accentuate del livello delle acquee e se il Sole, la Luna e la Terra sono allineati, si amplifica il fenomeno di alta o bassa marea.

PERCHÉ SI FORMANO LE ONDE? Il vento è l’artefice di tutto ed è responsabile della genesi delle onde, che avviene in una zona del mare detta zona di fetch. Il vento soffia sulla superficie del mare, spingendo l’acqua con un movimento che crea una increspatura che si sussegue come un’altalena. Anche le correnti marine contribuiscono a creare le onde. Molto diverse le onde di tsunami generate da un terremoto sottomarino. In sostanza più il mare è profondo e più è forte l’azione del vento, più sono alte le onde. Negli oceani raggiungono altezze considerevoli, anche 15 – 18 metri, mentre nei mari chiusi si limitano a raggiungere pochi metri.
Ecco le prime dieci domande. Conoscevate tutte le risposte?
Anche voi amici del “Centro Sub Pianeta Mare”?

Giampaolo Iacomino

Leggi anche

Lascia un Commento

Questo sito web utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza. Continuando la navigazione intenderemo che tu sia d'accordo, ma puoi annullare l'iscrizione se lo desideri. Accetta